di e con Corinna Grandi
regia Carolina De La Calle Casanova
Parlare di fertilità, maternità, femminilità al giorno d’oggi è difficile. Non tanto perché si voglia rompere un archetipo narrato dai media o perché vi sia stato detto più del tutto, più del necessario, ma perché a nostro avviso rimane pur sempre un tabù con il quale andare piano. Parlare della figura della mamma, della mamma oggi è come parlare degli ebrei e non poter essere ironici, del maschilismo senza poter dare la colpa alle donne, dell’infanzia senza poter odiare per davvero il ricatto della tenerezza.
Mettiamo una donna sulla trentina, precaria e col dubbio di essere incinta. Solo che lei non è una vittima. Lei non è solo bella e intelligente. Lei non è solo contro la violenza sulle donne. Diciamo che possiamo aprire l’archetipo e dire che ha qualche amante e non è una troia, ha avuto e ha esperienze omosessuali e non è confusa, odia quelli di sinistra e non è di destra o quasi.
A seguito dell’esperienza svolta con la compagnia casanova&scuderi, Grandi e Casanova decidono di affrontare la realizzazione di un monologo il meno femminile possibile.
Spettacolo classificatosi secondo al Nolo Fringe Festival 2019
“Corinna Grandi, dopo essersi ampiamente messa alla prova con recitazione, cabaret e clownerie, decide a trentacinque anni di imporsi una sfida coraggiosa: raccontare se stessa in modo profondo e sincero, sempre all’insegna della comicità, ma senza nascondersi dietro maschere e travestimenti, nasi rossi o ruoli stereotipati. Carolina Della Calle Casanova, regista dello spettacolo, opta per una scenografia essenziale ed evocativa; l’ambiguità degli oggetti scenici, come quella delle battute dell’attrice, giocano a mettere fuori strada lo spettatore, che si scopre così disingannato e divertito. Grandi e Casanova parlano di genitorialità senza limitare il discorso alla maternità; riescono con delicatezza e intelligenza a trattare temi quali fertilità, femminilità e sentimenti senza vittimismo o pregiudizio di genere. Davanti al pubblico Corinna Grandi esplica appieno le sue capacità attorali, non solo sostenendo perfetti tempi comici, ma anche creando da subito empatia negli spettatori. Uno spettacolo che si ha voglia di tornare a vedere, invitando anche gli spettatori allergici al teatro, certi che non rimarranno delusi. Non manca nessuno degli ingredienti che servono per uno spettacolo coinvolgente: umorismo brillante e politicamente scorretto, esecuzione tecnicamente impeccabile e la garanzia di una performance che non è mai uguale a se stessa, dato che l’attrice si concede episodici inserti completamente improvvisati.” Chiara Mignemi – IT Festival